Valera un comparto strategico
Attualmente nel comparto Valera è in atto una variante di Piano Regolatore inviata al Cantone a fine 2013. Il risultato di questa operazione pianificatoria definirà i contenuti futuri del comparto.
Le decisioni che verranno prese saranno decisive per il futuro di tutta la Campagna Adorna.
Secondo il Piano direttore questa zona è strategica e ricca di potenziale. Il Piano Direttore è anche conscio del suo valore come zona di svago e valorizzazione paesaggistica.
"Si tratta di un’area che per lungo tempo è stata adibita a deposito di idrocarburi. Per il suo grande potenziale di riconversione, è considerata strategica dal Concetto di organizzazione territoriale che supporta il Piano dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio (schede R5 e M5). Si tratta di una superficie di importanti dimensioni (ca. 18 ha), direttamente interessata dalle opere di riorganizzazione dello svincolo autostradale di Mendrisio, dal tracciato stradale Mendrisio-Stabio-Gaggiolo, e dal progetto ferroviario Mendrisio-Varese-Malpensa (TILO, v. scheda M7). L’area è attraversata dal fiume Laveggio e la riconversione dovrà prevedere anche un’importante riqualifica in termini naturalistici, paesaggistici e di svago." (PD scheda R7)
Interessi pubblici e privati dovranno essere soppesati molto attentamente nella riqualificazione in atto.
Fin dalla sua costituzione la nostra associazione lotta per far ritornare agricolo tutto il comparto, permettondo così a tutta la Campagna Adorna di sopravvivere all'urbanizzazione.
Parallelamente ai due principali interventi: la petizione insieme agli agricoltori e le osservazioni alla Variate di PR, abbiamo dovuto fare spesso altri interventi a tutela della zona.
Negli anni sessanta in questa zona vennero costruiti dei bidoni per lo stoccaggio di idrocarburi a scapito della preesistente zona agricola.
In quegli anni spesso venivano addossati al fiume contenuti edificatori spiacevoli che si voleva tener lontano dai nuclei abitati, questo capitò anche a Valera.
Sull'operazione esistona anche voci che riferiscono di un iniziale inganno agli agricoltori a cui pare fosse stata promessa una fattoria moderna, mentre invece si ritrovarono dei bidoni.
L'esigenza di zone destinate a depositi di idrocarburi col tempo diminuì fino ad arrivare al risanamento di alcune zone fra cui questo comparto.
Alcuni terreni dopo il fallimento della Petrimex, una ditta che operava a Ligornetto, andarono all'asta nel 2005.